
FROM CHICAGO, FOR CHICAGO
HOMAGE TO HOME
Air Jordan è la storia di una scommessa: dalla fiducia riposta da Nike in una guardia di 21 anni del North Carolina, al primo logo con la palla e le ali disegnato su un fazzoletto di carta, fino al lancio dirompente di scarpe e abbigliamento in rosso e nero. Una scommessa che si rivelò vincente nel weekend del 10 febbraio 1985 all'Hoosier Dome di Indianapolis, in Indiana. Dopo tanto lavoro e tanti rischi corsi, era finalmente il momento per il team di riprendere fiato e festeggiare. Ma non per Michael Jordan; era il suo primo All-Star Weekend, in cui avrebbe partecipato come concorrente per Chicago nello Slam Dunk Contest e come esordiente all'All-Star Game di domenica. Affrontò le due sfide con la sua iconica Air Jordan (e l'abbigliamento coordinato, nel caso del Dunk Contest), con una performance tutt'altro che da esordiente. Il pubblico avrebbe dovuto aspettare qualche mese per il lancio effettivo di Air Jordan nei punti vendita, ma in quell'occasione riuscì a farsi un'idea precisa di cosa c'era in arrivo.

Il sabato, Jordan scese in campo con l'originale versione rossa e nera di Air Jordan bandita dalla lega e una tuta in nylon abbinata, con i lacci rossi delle scarpe infilati fino al penultimo occhiello, un dettaglio che sarebbe diventato un tocco distintivo. Affrontò il riscaldamento e il primo round indossando gli accessori Air Jordan, con le catene d'oro a rimbalzargli attorno al collo, e rivelò la celebre divisa "red road" di Chicago solo nelle semifinali, dove realizzò gli unici 50 punti tondi del round con una schiacciata dalla linea dei tiri liberi, e nelle finali. Chiuse al secondo posto.

Nell'All-Star Game di domenica, Jordan scelse il modello rosso/bianco/nero "Chicago", con la normale punta rossa invece della versione a punta nera indossata nelle foto ufficiali e nei precedenti incontri della stagione. Segnò solo sette punti (si dice che i veterani si coalizzarono per escluderlo) ma la sua prestazione oscurò quella di ogni altra All-Star. A una settimana dal suo ventiduesimo compleanno, Jordan rappresentava il futuro, non solo grazie alle sue scarpe. Nel 1985, Air Jordan uscì in una moltitudine di colorway, che si sarebbero moltiplicate negli anni successivi. A metterle tutte una dietro l'altra, verrebbe fuori una fila lunghissima. Ma volendo selezionare i modelli più significativi, quelli indossati da Jordan, la scelta si riduce a due versioni: quella nero/rosso e quella nero/bianco/rosso, con una menzione speciale per il modello a punta nera. I colori che Jordan definì "i colori del diavolo", riferendosi a una squadra universitaria rivale, erano diventati parte del suo leggendario look.

Sì, Jordan indossò altre Air Jordan, tra cui quella in nero/royal che portava in un famigerato servizio fotografico sulla pista dell'aeroporto di Portland. Ma le versioni in nero/rosso e bianco/nero/rosso sono le uniche che ha indossato in campionato, e quel weekend del 10 febbraio 1985 è l'unica volta in cui le ha indossate entrambe. Per rendere omaggio a queste colorway originali dei Bulls, Jordan presenta per la prima volta Air Jordan 1 "Homage to Home", una versione a metà strada tra quella in nero/rosso e quella in nero/rosso/bianco. A differenza di Mike, potrai indossare entrambe le colorway nello stesso momento... e la lega non potrà fare nulla per impedirtelo.
