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Oggi come oggi, la musica è il principale bene d'esportazione di questo Paese, ma sento che la moda e lo streetwear stanno andando nella stessa direzione.

La collaborazione e il lavoro di squadra sono importantissimi. La community è alla base di Street Souk. Sono sempre riuscita a essere un tramite per le persone,

e anche Street Souk lo è: un tramite e un varco che permetterà a tutti questi brand di uscire dalla Nigeria e dall'Africa e arrivare nel resto del mondo.

La gente non ne è ancora consapevole, ma presto lo sarà.

È un posto in cui venire per divertirsi e scoprire che ciò che sembrava confinato a Instagram, in realtà è accessibile ai giovani in Africa e in Nigeria.

Quello che la gente non sa della cultura streetwear nigeriana è che si tratta di una realtà diversificata.

I brand streetwear non si limitano più ai classici articoli da skate, alle felpe o a cose simili.

Abbiamo brand incentrati solo sul denim.

E brand "emo punk". Esistono insomma dei sottogeneri nello streetwear, il che è incredibile. Questo evidenzia la crescita complessiva del settore e il livello di creatività in città.

Siamo qui per incoraggiare la nuova generazione africana ad avere coraggio, e per far sapere ai giovani che possono raggiungere qualsiasi obiettivo desiderano.

Sento che c'è tantissimo da fare.

Si parla sempre di un paio di personalità nigeriane che hanno raggiunto il successo sulla scena londinese. 
Complimenti a Mowa e Slawn.
Ci sono tanti altri come loro, con la stessa passione, la stessa creatività, la stessa motivazione.

Ireti presenta

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