La storia di Nike Dunk
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"Be true to your school" (Sii fedele alla tua scuola). Era la stagione del basket universitario 1985-86 quando Nike decise di creare dei completi con scarpe e capi da riscaldamento nei colori delle migliori squadre universitarie. Ed è così che sono nate Dunk e la linea nei colori collegiali.
Giocatori e fan adoravano l'ampia gamma di abbigliamento e scarpe che portava una nuova energia di colori in ambito universitario. Poi, però, si scoprì che questi colori unici attiravano anche gli sguardi di chi non faceva parte del mondo del basket universitario. La tela di Dunk si dimostrò abbastanza flessibile da interessare l'arte, la moda, la musica e la cultura globale.
Ma come è nata davvero Dunk? Le popolari scarpe da basket Nike dell'epoca, come Legend del 1984, Terminator del 1985 e Jordan 1 del 1985 (nella foto sopra), si unirono per dare vita a Dunk. In effetti, Dunk è nata in tempi stretti: è stata progettata, sviluppata e prodotta nell'arco di sei settimane.
Dunk è stata abbandonata fino a quando gli skater (intorno agli anni Novanta) non l'hanno scoperta, a prezzi più economici, nei negozi di occasioni. Convenienza a parte, Dunk aveva il look e le funzionalità perfette per andare sullo skate e fare acrobazie.
Alla fine degli anni Novanta, Nike ha iniziato a fare il suo primo grande passo nel mondo dello skateboard con design specifici per lo skate, anche se modelli come Chaod (nella foto sopra) non hanno mai catturato l'attenzione. Tuttavia, Dunk era molto richiesta dagli skater.
Dopo aver cercato ispirazione presso vari rivenditori indipendenti, Nike ha riprogettato Dunk nei primi anni Duemila e ha creato Dunk Low Pro SB, con un'imbottitura sulla linguetta e una maggiore resistenza, pur rimanendo fedele alla filosofia del modello Dunk originale. I primi quattro skater professionisti di Nike SB hanno avuto l'opportunità di liberare la creatività per donare alla scarpa il loro tocco esclusivo. Sopra, Nike Dunk Low Pro SB Supa, che prende il nome dall'eccezionale skater Danny Supa.
Così Dunk è tornata, e Nike SB ha segnato il passaggio della scarpa dal parquet al cemento.
Le varianti e le collaborazioni sono infinite: ecco perché questa scarpa è considerata un classico intramontabile.