La storia di VaporMax
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Otto anni, diverse versioni e l'impegno di svariate menti creative: tutto questo contribuì a dar vita a Nike Air VaporMax. Come nella migliore tradizione Air Max, il lancio di VaporMax nel 2017 segnò un momento di grande innovazione per Nike Air. Questa scarpa presentava per la prima volta un'unità Air priva di schiuma, costituita esclusivamente da un'ammortizzazione Air posizionata sotto il piede.
Mancava quindi un'intersuola tra il piede e l'unità Air e una suola tra l'unità Air e il terreno. L'idea era fare in modo che la scarpa desse la sensazione di correre (o fluttuare) sull'aria.
Inoltre, il nuovo design richiedeva un processo di produzione completamente nuovo. Prima di VaporMax, nelle scarpe Nike Air si usavano altri elementi, ad esempio la schiuma, per collegare l'unità Air alla tomaia. In questa nuova silhouette, invece, l'ammortizzazione Air era in grado di sussistere autonomamente.
Ispirandosi alla "promessa di Air", Zac Elder, Cushioning Innovation Designer, contribuì a sviluppare un'unità Air più leggera, più flessibile e più capace che mai di dare la sensazione di correre sull'aria. Ma non fu facile: ai tempi, VaporMax divenne nota come la scarpa più testata nella storia di Nike. Ma questo modello era destinato a fare la storia. Per la prima volta, venne prodotta un'unità Air a tutta lunghezza nei colori dell'arcobaleno: Nike Air VaporMax "BeTrue" Flyknit si ispirava alla Casa Bianca e alla sentenza emessa il 26 giugno 2015 dalla Corte Suprema degli Stati Uniti, che sanciva il diritto costituzionale al matrimonio tra persone dello stesso sesso. Per l'occasione, la Casa Bianca venne illuminata con i colori della bandiera del Pride, che risaltarono sullo sfondo blu scuro del cielo notturno.
Negli anni, VaporMax ha continuato a catturare l'immaginazione di designer di scarpe e fan dello sport di tutto il mondo. Scopri qui sotto i nuovi modelli VaporMax.