In collaborazione con Rebel Girls
Alexia Putellas
Scopri come la centrocampista spagnola Alexia Putellas è passata dalle partitelle per strada al premio di miglior calciatrice del mondo.
Alexia Putellas. Centrocampista, spagnola. Data di nascita: 4 febbraio 1994
Alexia Putellas. Centrocampista, spagnola. Data di nascita: 4 febbraio 1994
Per Alexia, il calcio era una tradizione familiare. Quando non poteva andare allo stadio, la sua famiglia si riuniva in un ristorante del suo quartiere, a Barcellona, per guardare in TV le partite più importanti. La prima volta che la piccola
Alexia si unì a loro, dovette allungare il collo per cercare di vedere il grande schermo sopra la folla. Il padre la vide e la sollevò, mettendola sul tavolo da biliardo per consentirle di vedere meglio. Alexia osservava con gli occhi spalancati i giocatori che correvano in campo, inseguivano la palla e la spingevano verso la porta avversaria. Quando il Barcellona segnò, tutti esplosero di gioia. A quei tempi, Alexia non conosceva tutte le regole o le strategie, ma capiva che il calcio era veloce e divertente!
"Il calcio appartiene a tutti"
Alexia iniziò a giocare a calcio quando e dove poteva. Quando i genitori andavano nella piazza vicino casa per un caffè, lei si allenava in strada, e poi tornava da loro per un bicchiere d'acqua, sudata e rossa in viso. Così, i genitori capirono che era tempo di farla entrare in una squadra vera e propria.
Alexia era la più giovane. Giocava con i ragazzi più grandi di lei di cinque anni. A volte si sentiva frustrata perché i suoi tiri non erano potenti come i loro, ma questo non le impedì di allenarsi mettendocela tutta.
La dedizione di Alexia la ripagò. Si unì al Barça proprio come aveva immaginato di fare da bambina.
Non solo, nel 2021 Alexia è diventata la prima calciatrice a vincere, nello stesso anno, il titolo di miglior giocatrice dell'anno del campionato UEFA femminile, il Pallone d'Oro femminile e il titolo di miglior giocatrice del campionato FIFA femminile!
A volte, quando segna un gol, Alexia solleva due dita verso il cielo in onore del suo defunto padre, che le ha dato la spinta per far decollare la sua carriera.
Cari atleti,
immagino un mondo in cui nello sport tutti si rispettano, nessuno giudica o insulta. Per fare in modo che tutto questo diventi realtà, occorre metterci l'impegno.
Occorre seguire le proprie passioni. Quando ero piccola, le ragazze non sognavano di diventare calciatrici professioniste, ma io l'ho fatto, perché il calcio era la mia passione.
È importante fare ciò che si ama di più, rispettando i propri valori. Nello sport si può vincere o perdere, ma i valori e le lezioni che impariamo ci accompagneranno per sempre.
E soprattutto, è importante godersi il percorso.
Un abbraccio,
– Alexia Putellas