Lo skateboard non si ferma mai
Department of Nike Archives
Ripartiamo dal 2002 per scoprire il percorso di Nike SB da outsider a punto di riferimento culturale per il mondo dello skateboard.
Vent'anni di Nike SB. Quello che era un grande brand ai margini di una realtà chiusa è diventato un apprezzato colosso di questo sport, in grado di promuovere la cultura e l'innovazione in fatto di scarpe come solo Nike sa fare. Ma la storia di SB è ricca di alti e bassi, che insieme ci hanno resi quelli che siamo oggi e hanno plasmato il mondo dello skateboard contemporaneo. Percorriamo insieme il cammino dei ricordi...
Correva l'anno 2002. Dopo molti tentativi falliti di entrare nel mondo dello skateboard, Nike affidò a un giovane visionario di nome Sandy Bodecker l'incarico di guidare una nuova iniziativa. Bodecker aveva appena concluso con successo un'impresa altrettanto ardua: introdurre stabilmente Nike nel mondo del calcio. Non passò molto tempo prima che riuscisse (finalmente) a mettere il brand sulla strada giusta anche nello skate. Poi arrivò SB Dunk...
La popolarità di SB Dunk segnò l'inizio di una nuova fase. Sempre all'avanguardia nel campo dell'innovazione, ci chiedevamo costantemente come rendere le scarpe più leggere, meno ingombranti, più dinamiche, più cool. Iniziammo quindi a rivisitare modelli, a realizzare collaborazioni artistiche iconiche e a sviluppare linee esclusive con gli atleti.
A proposito di queste ultime, non possiamo non citare gli skater che hanno indossato e consumato le nostre creazioni, plasmando egregiamente il mondo dello skateboard contemporaneo.
Cominciammo con quattro icone di stile, a cui presto si aggiunsero tantissimi altri atleti come Paul Rodriguez (una delle uniche quattro persone ad avere 10 scarpe esclusive con Nike), Eric Koston, Stefan Janoski, Omar Salazar, Lewis Marnell e Lance Mountain, oltre agli emergenti Grant Taylor, Ishod Wair e Shane O'Neill. I video a tema skate di SB, come Debacle, Chronicles, Gizmo, Trust Fall, Constant e, ovviamente, Today Was A Good Day, definirono intere epoche, immortalando i nostri atleti nel grande pantheon dei contenuti skate. Oggi siamo passati da 4 a 46 personalità, tra cui una buona percentuale di SOTY, Road Dog, atleti olimpici e leggende underground provenienti da tutto il mondo.
La nuova generazione, guidata da atleti del calibro di Leo Baker, Nyjah Huston, Yuto Horigome, Rayssa Leal e Sky Brown, sta ridefinendo questo sport secondo le proprie regole, aprendo le porte a chiunque abbia abbastanza coraggio da salire sulla tavola. Gli ultimi 20 anni sono stati a dir poco leggendari. E i prossimi 20 lo saranno ancora di più.
La popolarità di SB Dunk segnò l'inizio di una nuova fase. Sempre all'avanguardia nel campo dell'innovazione, ci chiedevamo costantemente come rendere le scarpe più leggere, meno ingombranti, più dinamiche, più cool. Iniziammo quindi a rivisitare modelli, a realizzare collaborazioni artistiche iconiche e a sviluppare linee esclusive con gli atleti.
A proposito di queste ultime, non possiamo non citare gli skater che hanno indossato e consumato le nostre creazioni, plasmando egregiamente il mondo dello skateboard contemporaneo.
Cominciammo con quattro icone di stile, a cui presto si aggiunsero tantissimi altri atleti come Paul Rodriguez (una delle uniche quattro persone ad avere 10 scarpe esclusive con Nike), Eric Koston, Stefan Janoski, Omar Salazar, Lewis Marnell e Lance Mountain, oltre agli emergenti Grant Taylor, Ishod Wair e Shane O'Neill. I video a tema skate di SB, come Debacle, Chronicles, Gizmo, Trust Fall, Constant e, ovviamente, Today Was A Good Day, definirono intere epoche, immortalando i nostri atleti nel grande pantheon dei contenuti skate. Oggi siamo passati da 4 a 46 personalità, tra cui una buona percentuale di SOTY, Road Dog, atleti olimpici e leggende underground provenienti da tutto il mondo.
La nuova generazione, guidata da atleti del calibro di Leo Baker, Nyjah Huston, Yuto Horigome, Rayssa Leal e Sky Brown, sta ridefinendo questo sport secondo le proprie regole, aprendo le porte a chiunque abbia abbastanza coraggio da salire sulla tavola. Gli ultimi 20 anni sono stati a dir poco leggendari. E i prossimi 20 lo saranno ancora di più.