I tuoi obiettivi sotto la luce giusta

Coaching

Se vuoi dare il massimo in qualsiasi attività, adotta questo metodo divertente consigliato da una calciatrice di fama mondiale come Ada Hegerberg.

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La routine dell'ora d'oro della calciatrice globale Ada Hegerberg può aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi

Grazie alla diffusione dei selfie, molti di noi hanno sentito parlare della "golden hour": quel particolare momento poco dopo l'alba o poco prima del tramonto che offre la migliore luce naturale per scattare foto (#nofilter). Ma questa espressione descrive anche altro. Per le neo mamme, è la primissima ora di contatto fisico con il proprio bebé. E per la star del calcio mondiale Ada Hegerberg è l'allenamento fuori programma, generalmente in compagnia di suo padre e sua sorella, in cui perfezionare i fondamentali del suo sport, come i colpi di testa, i calci di rigore o i tiri con il piede "debole".

L'atleta norvegese venticinquenne segue questa routine domestica da quando aveva 10 o 11 anni. E anche se oggi è l'attaccante di punta della squadra più forte del mondo, il Lione, oltre che la miglior marcatrice della UEFA Women's Champions League di sempre, non ha alcuna intenzione di abbandonare questa abitudine.

Non ne avrebbe motivo. È evidente infatti che questo momento le offre dei benefici… ma come mai? Probabilmente perché la sua golden hour ha su di lei un effetto psicologico, oltre che fisico. Anche tu puoi creare la tua golden hour e trarne incredibili vantaggi.

Cosa si intende, esattamente, per "golden hour"?

In psicologia, non esiste una definizione codificata di "golden hour", e il termine si presta perciò alle interpretazioni più varie. Secondo Stephanie Cacioppo, PhD, neuroscienziata, direttrice del Brain Dynamics Laboratory presso la Pritzker School of Medicine della University of Chicago e componente del Nike Performance Council, esistono alcune linee guida che possono aiutarci a distinguere la golden hour da tutti gli altri momenti della giornata:

  • Deve essere intenzionale, non semplicemente un altro dei tanti impegni in programma.
  • Deve essere percepita come uno spazio sicuro (dove non si viene giudicati, nemmeno da se stessi).
  • Deve essere dedicata a un'attività che si ama e procura gioia, come uno sport, un hobby (cucinare, giocare a scacchi o disegnare) o un'aspirazione professionale, come scrivere un romanzo.
  • Deve essere incentrata sul perfezionamento delle proprie abilità (ed è questo che darà i suoi frutti al momento opportuno).

Perché dovresti avere la tua golden hour

Se sfruttata al meglio (vedremo come più avanti), la golden hour può offrire dei vantaggi difficilmente ottenibili, ad esempio, con un normale allenamento, una long run o una sessione con lo sketchpad. Eccone alcuni.

1. Rafforzare i punti deboli.

Secondo Christopher Janelle, PhD, docente e direttore del Performance Psychology Lab della University of Florida, più si acquisisce esperienza e si perfezionano le abilità, più si tende a dimenticare i fondamentali. "Rispolverare i fondamentali spesso è ciò che serve per superare quelle sfide che appaiono più grandi e difficili di quanto siano effettivamente", afferma Janelle.

Se, ad esempio, hai difficoltà a eseguire un particolare sollevamento di CrossFit o un complesso passo di danza, rivedere i fondamentali durante la tua golden hour può portare alla luce uno squilibrio o un errore. "Se vuoi vedere i risultati, la chiave è ripetere un gesto con un'esecuzione appropriata", ha detto Hegerberg in una recente intervista a Nike. Janelle e Cacioppo concordano con questa affermazione.

La routine dell'ora d'oro della calciatrice globale Ada Hegerberg può aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi

2. Aumentare la fiducia in sé.

La ripetizione è uno strumento fondamentale per sviluppare due delle abilità psicologiche più importanti per la prestazione sportiva: autoefficacia e sicurezza in sé. "Se ripeti all'infinito lo stesso movimento o la stessa azione, hai la certezza di saper eseguire il compito perché l'hai già fatto molte volte. Questo è il concetto di autoefficacia, ossia la certezza di farcela", afferma Cacioppo. L'autoefficacia porta alla sicurezza in sé, cioè alla capacità di credere nelle proprie potenzialità. Un'abilità di cruciale importanza nei momenti di maggiore pressione, come un attimo prima di tirare un rigore. Janelle spiega: "La sicurezza in noi stessi ci difende da fattori di distrazione interiori o esterni, liberando la nostra mente e permettendoci di concentrarci sul compito da svolgere e di eseguirlo al meglio".

E se si continua a sbagliare o a perdere? Può succedere a tutti, Hegerberg inclusa. "La tua golden hour può diventare un promemoria quasi tangibile del fatto che ti impegni e che puoi riuscire", afferma Cacioppo, che conclude: "È la prova che sei sempre sul pezzo e quindi puoi solo migliorare".

3. Acquisire un maggiore controllo.

Trattandosi di un momento davvero tuo, che si ripete sempre più o meno con le stesse modalità, la golden hour "è uno spazio in cui puoi sistematicamente gestire in modo consapevole pensieri ed emozioni, aspetti di solito sfuggenti o indefiniti, strutturarli e capire come affrontarli anziché continuare a girarci intorno", secondo le parole di Janelle.

In altre parole, sai di poter fare affidamento su questa routine per lavorare su qualsiasi cosa ti metta in difficoltà: un'esperienza emotiva dolorosa, una separazione o, perché no, anche una pandemia. Ritrovarti in una situazione piacevolmente familiare, secondo Cacioppo, può aiutarti a recuperare energia e calma interiore, facendoti sentire più capace di affrontare qualsiasi fattore stressante. Un'abilità che chiamiamo resilienza.

"Avere una golden hour è anche un ottimo modo per imparare a gestire le nostre reazioni emotive", aggiunge Janelle, come la tendenza a biasimarci quando manchiamo un record personale tanto desiderato, sbagliamo un punto decisivo o riceviamo un commento poco simpatico da un avversario. "Possiamo utilizzare lo spazio sicuro della golden hour", continua Janelle, "per visualizzare queste esperienze, concentrarci sulle sensazioni provate, quindi rielaborare la reazione in modo da poterla pianificare e mettere in pratica in situazioni simili in futuro".

"La tua golden hour può diventare un promemoria quasi tangibile del fatto che ti impegni e che puoi riuscire."

Stephanie Cacioppo
PhD, componente del Nike Performance Council

4. Tener fede alla propria natura.

A volte capita di ritrovarsi in un ruolo o di seguire uno stile di vita non in linea con quello che si è o che si vuole. Ma, secondo Cacioppo, dare priorità alla propria vera natura nel quotidiano è estremamente importante per vivere una vita piena e felice. "Tornare ogni volta a una routine esclusivamente tua, un vero e proprio centro di gravità della tua vita, soprattutto dopo anni e anni di pratica, ti aiuta a restare chi sei quando subisci pressioni esterne", afferma Cacioppo, "ad esempio da parte della famiglia o di un'organizzazione che conta su di te per vincere. La golden hour di Hegerberg potrebbe essere il segreto (o forse uno dei segreti) del suo restare con i piedi per terra nonostante tutti i trofei".

5. Continuare a divertirsi.

Secondo Janelle, se portare avanti un'attività o inseguire un obiettivo non ti diverte più, tenderai a lasciar perdere del tutto l'impresa. Perciò incentrare la tua golden hour sul divertimento (giocare a calcio con tuo padre, disegnare il tuo animale preferito o rispolverare una ricetta imparata negli anni dell'infanzia, ma senza prendere niente troppo sul serio), ti aiuterà a tenere sempre presenti le ragioni che ti hanno avvicinato alla tua passione la prima volta. L'opinione di Cacioppo, inoltre, è che i progressi sono sempre più rapidi quando quello che fai ti diverte, perché ti coinvolge di più.

Come creare la tua "golden hour"

La buona notizia è che, nonostante il nome ricercato, la golden hour è qualcosa di estremamente facile da creare da te. Basta scegliere un'attività che ti piace davvero e in cui potresti migliorare. A questo punto decidi quanto durerà la tua "ora", con quale frequenza desideri ripeterla e se sarà solo per te o aperta ad altre persone.

"Non c'è una formula precisa", afferma Cacioppo, ma una golden hour dev'essere abbastanza lunga da permetterti di immergerti completamente nell'attività (quindi non meno di 20 minuti) e non così frequente da annoiarti (potrebbe essere ogni giorno, una volta alla settimana, o una volta al mese o una volta per stagione). Cacioppo consiglia anche di impostare il telefono su "Non disturbare", bloccare le notifiche del calendario e prendere ogni altro accorgimento per proteggere il tuo momento prezioso.

Ma cosa fare durante la tua golden hour? Cacioppo suggerisce di rivedere le abilità fondamentali che hai imparato all'inizio, in particolare quelle che non pratichi da un po'. E di controllare se mentre fai tutto questo hai un bel sorriso stampato sul volto. È questa la chiave. Se non hai un'espressione felice, probabilmente ti stai concentrando sulla cosa sbagliata, quindi ricalibra tutto fino a riacquistare la giusta leggerezza. Sarà a quel punto che troverai la luce perfetta, e non solo per uno scatto indimenticabile.

Testo: Charlotte Jacobs
Illustrazioni: Rune Fisker

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Data di pubblicazione originale: 2 maggio 2021